La vita è divisa in cicli di 7 anni, ciascuno dei quali segna una tappa fondamentale nell’evoluzione dell’individuo. Momenti di crisi, emozioni e situazioni che ci sembra di aver già vissuto si ripresentano ciclicamente. Al termine di ogni ciclo, cioè allo scadere del settimo anno, nulla è più lo stesso e si apre il ciclo successivo.
La teoria dei cicli settennali è conosciuta sin dall’antichità. La medicina cinese suggerisce che vi sia un nesso tra le fasi naturali della vita e il Jing, l’energia vitale.
Per il sufismo, la dimensione mistica dell’Islam, la vita è suddivisa in cicli settennali e al termine di ogni ciclo si sperimenta un peggioramento della salute dovuto al rinnovamento dell’organismo.
Anche Ippocrate, il padre della medicina, suddivideva l’esistenza umana in sette età. Secondo il pensiero di Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, ogni settennio sarebbe in relazione con un corpo celeste.

La scienza moderna sembra essere in accordo con ciò che affermavano gli antichi. L’ingegnere spaziale Felix Toràn ha recentemente dichiarato che tutte le cellule del corpo umano (ad eccezione di quelle del sistema nervoso) si rigenerano completamente ogni cinque-sette anni.
Anche la psicologia aveva intuito che la vita umana è caratterizzata da diversi stadi e che nel passaggio da una fase all’altra si affronta spesso un periodo di crisi.
Secondo il processo naturale settennale, il cerchio della vita si chiude dopo 70 anni, quindi dopo il susseguirsi di 10 cicli. Ogni ciclo ha un piano ben preciso da portare a termine entro una scadenza. Scopri quali sono le caratteristiche e le sfide da superare in ogni ciclo della vita.
I cicli settennali della vita
Da 0 a 7 anni

Durante il primo ciclo di vita, quello che va dalla nascita all’eruzione dei primi denti permanenti, il bambino attraversa una fase egocentrica in cui si sente al centro del mondo. Si atteggia a principino di casa, vuole tutto e i genitori devono essere pronti ad assecondare ogni suo capriccio, altrimenti piange, strepita e si trasforma in una piccola furia.
È essenziale lasciare che il bimbo viva questa fase di puro egoismo in maniera completa in modo che si senta sicuro di passare al ciclo successivo senza dover rincorrere per il resto della sua vita questa tappa fondamentale.
Il primo dei dieci cicli è associato alla luna, principio che “rispecchia”, e infatti lo sviluppo del corpo fisico e del sistema neurosensoriale del bambino riflette tutto ciò che lo circonda.
Da 7 a 14 anni

Dopo i primi 7 anni, l’attenzione del bambino non è più incentrata solo su se stesso e si apre agli altri. Questo secondo ciclo è sotto l’influsso di Mercurio, l’astro del pensiero e della comunicazione.
Difatti il bambino comincia a sviluppare la capacità di relazionarsi e dimostra una maggiore abilità nell’apprendimento. Diventa sempre più curioso, distrugge ogni giocattolo che gli capita a tiro per vedere cosa c’è dentro, per capire come funziona. Il suo interesse è orientato principalmente sulle persone del suo stesso sesso.
Da 14 a 21 anni

Trascorso il secondo ciclo di vita, si apre l’età dell’adolescenza, governata da Venere, principio equilibrante e armonizzante. In questo periodo l’adolescente inizia ad esplorare l’area sessuale della propria vita e sente l’esigenza di ribellarsi a qualsiasi forma di autorità.
Da 21 a 28 anni

Dopo i 21 anni, l’individuo inizia a pensare un po’ meno alle questioni di cuore e ad avere come interesse prominente l’ambizione. Sogna di arrivare in vetta e di raggiungere uno status sociale ed economico migliore dell’attuale.
Si manifestano la spinta al successo, il fuoco dell’ambizione e la voglia di impegnarsi e di tener testa agli ostacoli per raggiungere un obiettivo prefissato. Tutto il suo impegno è incentrato su come soddisfare il proprio bisogno di potere e di prestigio.
Da 28 a 35 anni

In questa fase, il giovane si rende conto di inseguire dei sogni impossibili ed è costretto a ridimensionare le proprie ambizioni. Sempre più vicino all’accettazione di sé, si focalizza sul raggiungimento di mete più realistiche. Si concentra su un’ideale di stabilità e sicurezza piuttosto che su improbabili ambizioni.
Il quinto settennio mette fine all’età della spensieratezza e segna l’inizio di un periodo di ricerca dell’indipendenza: si pensa a metter su casa, si coltivano relazioni stabili e si cerca una sistemazione solida.
Da 35 a 42 anni

Al trentacinquesimo anno di età, quando il cerchio della vita è stato percorso per metà, l’energia raggiunge il massimo livello e poi inizia l’inesorabile declino energetico. L’individuo comincia ad adeguarsi alle opinioni, ai paradigmi e ai comportamenti socialmente predominanti. In altre parole, diventa conformista e antirivoluzionario.
Tutto ciò che può rendere incerta la sua vita o scombinare il suo equilibrio diventa tabù. Da questo momento in poi le regole non gli fanno più paura e comincia, anzi, ad aderire alle tradizioni, ai principi morali e religiosi e agli orientamenti politici che riducono gli attriti nelle interazioni sociali.
Da 42 a 49 anni

Governato da Marte, questo settennio coincide con l’età della maturità, quella in cui le persone tendono a guardarsi indietro e a fare dei bilanci sul proprio percorso di vita. Durante questa fase inizia il decadimento fisico e mentale e le persone vivono la classica crisi di mezza età.
I capelli ingrigiscono e cadono, il metabolismo rallenta, la pelle perde di elasticità, diventa secca e spenta e comincia a mostrare i segni del tempo. A questa età ci si riavvicina alla fede e si sente la necessità di credere all’esistenza di qualcosa di “superiore”.
Da 49 a 56 anni

Dopo i 49 anni le persone vivono una condizione di declino progressivo della sessualità. I cambiamenti fisici, sia negli uomini che nelle donne, sono inevitabili, ma la società continua a fare pressioni sul mantenersi sessualmente attivi e ciò può creare l’ansia di dover conservare a tutti i costi una buona intimità di coppia.
Da 56 a 63 anni

Il ciclo che va da 56 a 63 anni porta ad una perdita di interesse verso la vita mondana e verso gli altri. Parallelamente nasce il desiderio di intraprendere il cammino individuale verso lo Sannyasin, cioè la verità.
Si diventa sempre più consapevoli di non essere solo corpo ma anche anima e si comincia ad abitare la propria vita interiore. In un certo senso ci si chiude in se stessi, proprio come nell’infanzia, ma con quella maturità e capacità di comprendere che permette di dilatare la visione che si ha di sé e allargare il proprio orizzonte.
In questa fase l’individuo inizia a riflettere sul senso della morte e a predisporsi all’evento nella giusta disposizione di spirito.
Da 63 a 70 anni

Al termine dell’ultimo ciclo settennale, l’individuo dovrebbe essere pronto all’incontro con la morte. Se ha affrontato ogni stagione della vita nel modo migliore, nove mesi prima di morire raggiungerà la consapevolezza che la morte si sta approssimando.
Nove mesi, proprio come quelli necessari per venire al mondo, solo che questa volta invece di uscire si rientra nell’utero, inteso come luogo interiore dove dimora Dio.